Spagna, uxoricida libero con la condizionale ammazza la legale con cui aveva una storia

Con il suo impegno aveva contribuito a far ridurre la pena al suo assistito, diventato il suo amante. Tuttavia l’avvocatessa Rebeca Santamalia Cancer non avrebbe mai potuto immaginare che quell’uomo, condannato per uxoricidio, l’avrebbe poi ammazzata. Questa vicenda di cronaca sta facendo molto discutere la Spagna in queste ore. Jose Javier Salvador Calvo, un muratore di 50 anni nel 2003 aveva ucciso la moglie 29enne, Patricia, con dieci colpi di arma da fuoco, nascondendo poi il corpo della vittima in aperta campagna. L’uxoricida era stato quindi condannato a 18 anni di reclusione. Ma già a partire dal 2011 aveva incominciato a godere di alcuni benefici, come il regime di semilibertà, che gli aveva permesso di trovarsi un lavoro; poi nel 2017 era arrivata la scarcerazione con la libertà condizionale.

L’assassino ha ucciso l’amante e poi si è suicidato

Quella decisione del giudice di vigilanza, presa con il parere contrario del procuratore, era stata un grande successo per la legale. Ma nessuno sapeva che nel frattempo l’avvocatessa 47enne ed il suo assistito avevano intrecciato una relazione sentimentale. Non si sa quando e come questo rapporto sia nato.

Di certo la sorella della donna – l'unica a conoscenza della storia – ha subito pensato a quell’uomo, quando ha saputo che Rebeca era sparita nel nulla. Infatti, nella notte tra giovedì e venerdì scorsi, il marito della donna – sposata e madre di un ragazzo di 17 anni – ne ha denunciato la scomparsa.

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