Al grido di #salvinitoglianchequesti, si sta diffondendo, da nord a sud, quella che è già stata definita la 'protesta degli striscioni' contro il leader leghista Matteo Salvini. Dopo quanto accaduto a Brembate (Bergamo) lunedì, questa mattina la Digos ha intimato ad un abitante di un palazzina di San Siro (quartiere di Milano) di togliere uno striscione contro il ministro dell'Interno. Stavolta, però, non c'è stata alcuna rimozione.
Lo striscione di San Siro
Tra pochi giorni, sabato 18 maggio, Matteo Salvini sarà in piazza Duomo, a Milano, per una manifestazione a favore dell''Europa del Buonsenso. E, dopo quanto accaduto a Brembate nei giorni scorsi (quando i Vigili del fuoco sono intervenuti, in maniera fin troppo rapida e solerte, per rimuovere uno striscione che recitava "Non sei il benvenuto") i gruppi antirazzisti I Sentinelli di Milano e Insieme senza Muri hanno deciso di accogliere il ministro dell'interno con striscioni e lenzuola di protesta. E, per questo, hanno invitato i cittadini a mostrare il loro dissenso appendendo il loro messaggio alle finestre ed ai balconi.
In queste ore, dunque, in città sono apparsi diversi drappi. E tra questi ce n'è stato uno che ha attirato l'attenzione della Digos. "Salvini amico dei mafiosi - affermava - e nemico dei poveri". Gli uomini della Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali in borghese, quindi, questa mattina intorno alle 8, hanno bussato alla porta di un appartamento di uno stabile a San Siro e hanno chiesto al proprietario di levarlo. La richiesta - secondo il racconto di alcuni attivisti - non sarebbe stata particolarmente cortese: sembra, infatti, che gli agenti abbiano addirittura minacciato di sfondare la porta.
...Continua a leggerefrom Blasting News Italia http://bit.ly/2Hm9rqg
via IFTTT
0 Commenti