One Plus è un brand che non può essere considerato di primo pelo, soprattutto per chi, da tempo, ne mastica di tecnologia. Si tratta di un'azienda che, ormai da anni, propone dispositivi a prezzi contenuti , ma con il top della componentistica hardware. Dispositivi che si caratterizzano per l'elevata possibilità di personalizzazione, per l'affidabilità, per il fatto di essere venduti solo on line. Non è un caso che tra i primi termini coniati per definirli a livello commerciale c'è stato quello di "flagship killer". Nel 2019 One Plus proporrà il suo modello numero sette in una versione standard ed in una Pro: caratterizzata da dimensioni maggiori e da caratteristiche ancora più importanti.
Scheda tecnica da primato
One Plus 7 Pro rappresenta il prototipo perfetto di chi, sotto il profilo tecnico, non accetta compromessi. Tanto per dare la misura di quale sia il livello di tecnologia dell'hardware basterebbe sottolineare la presenza di ben 12 Gb di Ram, quantità che è difficile reperire persino su molti pc e che assicurano buona parte della fluidità senza rivali che One Plus offre generalmente ai propri clienti. La batteria da 4000 mAh assicura un uso quantomeno giornaliero persino a chi usa il telefono in modalità business, chiedendogli molto.Buoni i sistemi di sblocco, le foto sono di ottimo livello con l'unica eccezione di quelle notturne disturbate da fonti luminose troppo alte.
I difetti ci sono
Secondo uno dei maggiori recensori italiani, ossia Andrea Galeazzi, One Plus 7 pro non è tutto oro che luccica. Si tratta di un dispositivo che, nel rapporto qualità-prezzo, può essere considerato come un buon prodotto. Tuttavia, i 709 euro, pur rappresentando una spesa sensibilmente inferiore rispetto ai top di gamma delle case più blasonate, sono una soglia troppo alta per quella che, da sempre, è stata la filosofia commerciale di One Plus. Allo stesso tempo secondo Galeazzi il telefono è probabilmente troppo pesante, considerato che supera i 200 grammi di peso. Tra le mancanze per la quale si fa segnalare c'è l'assenza della ricarica wireless. Si tratta di una precisa scelta da parte del costruttore asiatico, che ritiene la ricarica per induzione una pratica inutile, considerata la lentezza con la quale va a rimpinguare il livello energetico della batteria. Inoltre l'ampia superficie del display ha reso necessaria una costruzione troppo curva per evitare che diventasse troppo ampio da tenere in mano, ma questo non agevola la prensilità del dispositivo determinandone, di fatto, un limite dal punto di vista ergonomico. Ecco il video con la recensione completa del più noto tra i recensori italiani.
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