Lana Del Rey: uscito 'Norman F... Rockwell', il suo ultimo lavoro discografico

La fanbase trepidante dal 31 di luglio, data in cui è stata annunciata l'uscita del'album ed è stata anticipata la tracklist, è soddisfatta. Possono dormire tutti sonni tranquilli perchè Lana Del Rey, finalmente, ha pubblicato il suo nuovo album, Norman F... Rockwell, dopo un anno dolceamaro fatto di preview cancellate e titoli fumosi (Hope is a dangerous thing for a woman like me to have but I have era stato precedentemente reso noto dalla stessa Lana col titolo “Sylvia Plath”). Una cosa è evidente, la 'sacerdotessa' dell'Indie Pop non aveva le idee chiarissime perlomeno fino a febbraio di quest'anno, avendo pubblicato sino a quel momento singoli slegati tematicamente e temporalmente.Presumibilmente l'album ha iniziato a prendere forma con Doin' Time, cover dei Sublime, che ha creato l'ordito contenutistico fondante per un lavoro concepito a quattro mani, nelle musiche e nei testi, da Lana Del Rey e dal produttore discografico Jack Antonoff. Il concept dell’album è la rappresentazione dell’America post-capitalista, dimessa nella sua consapevolezza di essere causa della sua stessa decadenza, un processo lento e ovattato. La California è uno state of mind, scrive Lana, ed è forse l’unico luogo che può dare una morte dolce. La California è un tramonto, il resto un uragano distruttivo.

Lana conferma il Trip Hop, ma ritorna all’Indie a detrimento del suo 'personaggio' baroque pop

Lana Del Rey ha seguito alla lettera i consigli che ha dato a se stessa nel suo precedente album Lust for Life (Take off your clothes, canta angelicamente nel singolo Lust for Life) e si è spogliata di quelle vesti dark e adolescenziali che probabilmente le andavano strette. Look più casual, guance paffute (è ingrassata visibilmente), l'artista newyorchese è ritornata nel sound e nell’aspetto, più essenziale, più Indie, più Lizzy Grant (il suo vero nome, impiegato nella prima parte della sua carriera musicale) e non teme di mostrare le suo nuove forme, valorizzate da semplici jeans e maglietta. Lana probabilmente ha trovato quella comunità Indie che dichiarava di cercare da anni, forse dentro se stessa o chissà in chi, ad ogni modo ha abbandonato il Baroque pop, per prediligere le allucinazioni sonore già percorse del Trip Hop e l’Indie. Del resto ha fidelizzato un pubblico adolescente, ormai giovane-adulto e che, forse, non apprezzerebbe nemmeno più l’estetica e le musiche roboanti di Born to Die e di Young and beautiful.

Alcuni brani di Norman F... Rockwell ricordano nel suond la prima Lizzy Grant in Kill Kill o Mermaid Motel, sebbene la dimessa mestizia del nuovo album fosse in Kill Kill un bagliore accecante e soffocante che mantiene forzatamente svegli e attivi, nonostante a pochi metri ci sia la disgregazione.

...Continua a leggere

from Blasting News Italia https://ift.tt/2LeOzDB
via IFTTT

Posta un commento

0 Commenti