Nadal dopo l'eliminazione a Roma: 'Niente scuse, quando va così è giusto perdere'

La decima è quella buona e non ci riferiamo a Rafa Nadal che, in caso di vittoria agli Internazionali d'Italia, sarebbe entrato in doppia cifra in termini di titoli al Foro Italico. Quella valida per i quarti di finale dell'edizione 2020 del Masters 1000 romano, infatti, era la decima sfida tra il fuoriclasse maiorchino e Diego Schwartzman e i precedenti (0-9) non avevano lasciato scampo al tennista di Buenos Aires.

Il 28enne argentino coglie dunque la sua prima affermazione sul 19 volte vincitore di Slam e vale doppio perché ottenuta sulla terra rossa dove Nadal ha una percentuale di vittorie in carriera di oltre il 91%. Oltretutto non perdeva sulla sua amata superficie da maggio del 2019, quando Stefanos Tsitsipas lo fermò in semifinale agli Open di Madrid: fu un periodo particolare per Rafa che era stato sconfitto in tre dei suoi tradizionali feudi, prima di Madrid, infatti, era stato battuto da Fabio Fognini in semifinale a Montecarlo e da Dominic Thiem in finale a Barcellona. In realtà da lì avrebbe spiccato il volo per una delle sue stagioni migliori che lo avrebbe portato alla doppietta 'terraiola' a Roma e al Roland Garros e, successivamente, alla conquista del cemento americano agli Us Open. Sembra passato un secolo, era in effetti il tennis prima del coronavirus. Non gli resta che raccogliere i cocci in vista del Roland Garros dove parte comunque come favorito, saluta amaramente Roma dando appuntamento al prossimo anno e non cerca assolutamente alibi, come si evince dalle dichiarazioni post match: "Diego ha giocato bene, io no".

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