L’ennesima vittima innocente nella guerra in Ucraina è Kirill, un bimbo di soli 18 mesi. Il piccolo nelle scorse ore è stato ferito gravemente durante i bombardamenti dei russi alla città di Mariupol. La disperata corsa in ospedale della madre Marina insieme al compagno Fedor per tentare di salvargli la vita, immortalata dai fotografi dell’agenzia internazionale Associated Press, si è rivelata inutile. Infatti i medici non hanno potuto fare nulla per il bimbo, una volta esaminate le sue condizioni di salute alla luce dei telefoni cellulari, dato che la struttura sanitaria è ormai priva di elettricità e riscaldamento.
La situazione nell’ospedale in cui è deceduto il bimbo
I giornalisti hanno raccontato la situazione dell’ospedale di Mariupol, in cui si continua a cercare di salvare vite umane anche sotto i bombardamenti. Il dottor Evgeniy Dubrov ha spiegato come in molti ormai lavorino ininterrottamente da più di una settimana.
Sono tante le scene drammatiche che si ripetono quotidianamente, raccontate dai cronisti: un padre che piange il figlio, ucciso a 16 anni mentre giocava a pallone, una donna ancora sotto shock che si aggira tremando per i corridoi con la mano ferita, un uomo col volto nascosto da alcune bende insanguinate. Solo pochi giorni prima del decesso del bimbo di 18 mesi, una scena simile si era ripetuta per una piccola di sei anni, arrivata in ambulanza con la madre disperata: anche per lei non c’era stato nulla da fare.
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