Secondo femminicidio in Liguria nel giro di 24 ore: ancora una volta ad uccidere è stato l’ex compagno della vittima che, questa volta, si è tolto la vita subito dopo aver portato a termine il suo piano criminale. La tragedia si è consumata nel pomeriggio di domenica 13 giugno a Roverino, frazione di Ventimiglia, in provincia di Imperia. Intorno alle 17 Antonio Vicari, 65 anni, ha sparato almeno tre colpi di pistola contro la sua ex fidanzata, Sharon Micheletti, mentre quest’ultima si trovava seduta all’interno di una Citroen. Dopo il delitto, l’assassino ha prima cercato di uccidere l’attuale compagno della donna e poi si è tolto la vita in luogo poco distante da quello della sparatoria.
L’assassino già in passato aveva importunato la sua ex compagna
Le indagini sul caso di omicidio-suicidio sono affidate alla polizia: secondo le prime ricostruzioni il movente sarebbe da ricercare nella gelosia che il 65enne nutriva verso la sua ex. Nel pomeriggio di domenica la vittima e il suo attuale compagno sarebbero arrivati in auto in via Tenda a Roverino e avrebbero parcheggiato nei pressi di un bar. A quel punto l’uomo sarebbe sceso dalla Citroen per andare a prendere le sigarette, lasciando la 30enne seduta al posto del passeggero. Gli agenti ancora non sono riusciti a capire se l’assassino li avesse seguiti a lungo con il suo scooter oppure li stesse aspettando in zona: diversi testimoni lo hanno visto avvicinarsi a piedi alla vettura e sparare dal finestrino. Per uccidere la giovane avrebbe utilizzato una pistola semi-automatica calibro 7,65. A quanto pare, già in passato l’uomo aveva importunato la sua ex, tanto da spingerla a denunciare i suoi comportamenti: del resto l’assalitore è stato in galera per le molestie nei confronti della prima moglie. Lo scorso marzo è uscito di prigione e ha cominciato ad assillare la 30enne.
Dopo aver ammazzato la sua ex, il 65enne avrebbe cercato di uccidere anche l’attuale compagno della donna
Con ogni probabilità il 65enne avrebbe voluto uccidere anche l’attuale fidanzato della sua ex, che però è riuscito a sfuggirgli. Infatti, dopo aver ucciso la giovane, l’assassino si sarebbe diretto verso il bar dove il compagno della vittima si era appena recato a comprare le sigarette. Visto il pericolo, l’uomo avrebbe cercato di nascondersi e di scappare dal retro del locale. Nel frattempo il titolare dell’esercizio avrebbe chiuso la porta a vetri d’ingresso, supplicando il killer di non ucciderlo, mentre questi avrebbe cercato invano di forzare la serratura. Come hanno riferito alcuni testimoni, dopo qualche istante l’aggressore si sarebbe improvvisamente allontanato, dirigendosi verso il fiume Roia. Qui, in una zona a pochi passi da quella del delitto, avrebbe rivolto l’arma contro se stesso e si sarebbe suicidato.
Poche ore prima un altro caso simile in Liguria: un 30enne ha accoltellato l’ex compagna 25enne
Sabato 12 la Liguria è stata teatro di un episodio di cronaca nera, molto simile a quello di Ventimiglia. Infatti in una villetta di Castelnuovo Magra, in provincia della Spezia, una 25enne è stata accoltellata a morte dal suo ex compagno, un 30enne di origine marocchina. La tragedia è avvenuta al termine di un litigio tra i due, alla presenza del figlio della coppia, di un anno e mezzo, e di un’amica della donna, che ha immediatamente portato in salvo il bambino, chiudendosi con lui in bagno, fino all’arrivo dei vigili del fuoco che li hanno liberati, facendoli uscire da una finestra. Quando sono giunti in casa i carabinieri, l’assassino si è scagliato anche contro di loro, ferendone tre alle mani e alle braccia, prima di essere immobilizzato e posto in arresto.
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